L'albero del Tiglio

Da dove viene il miele di Tiglio?

Il miele di Tiglio proviene dalla pianta denominata Tilia (nome comune Tiglio) che è originaria dell’emisfero boreale.
Il nome deriva dal greco per la caratteristica brattea fogliacea (in botanica è una foglia che modifica la propria forma per seguire il fiore).

È uno degli alberi più alti delle zone temperate poichè può raggiungere i 40m di altezza e possiede una vita abbastanza lunga. Vi sono esemplari che si stima abbiamo più di 1’000 anni, come quello in Germania, che pare ne abbia più di 2’000.
Esistino esemplari molto longevi anche in Italia come il famoso Tiglio di Macugnaga con un’età di circa 800 anni.

In Italia è presente su tutta la penisola, ma più frequente nelle regioni centro settentrionali. Si può spingere fino a 1500 metri sul livello del mare.

Possiede un tronco robusto e una chioma larga, ramosa e tondeggiante (se non viene deturpata dall’azione dell’uomo).
La corteccia, nei primi anni, si presenta liscia, ma col tempo presenta screpolature verticali.
Le foglie sono asimmetriche con base cordata ed a punta all’apice (come il simbolo delle picche nel gioco delle carte), dal margine seghettato.
I fiori, dal profumo tipico, hanno un calice di 5 sepali e una corolla di 5 petali di colore giallognolo. Il pistillo è unico ma riunito in gruppi di 3 in infiorescenze.

Caratteristiche fisiche

Come lo si riconosce?

Il miele di Tiglio è prettamente un miele estivo, in quanto le api lo bottinano da Giugno a Luglio.
Il colore va dall’ambrato chiaro a più intenso, con riflessi giallo-verdi quando è ancora allo stato liquido. Quando cristallizza il colore può variare da avorio a beige.
Il profumo è intenso, mentolato, che ricorda la salvia fresca e le erbe officinali di montagna. Il sapore è piacevolmente dolce, fresco e talvolta amaro in bocca. È accompagnato da un aroma fresco, mentolato, particolarmente persistente.
La cristalizzazione è abbastanza lenta, nonostante sia venduto frequentemente allo stato solito. Essa porta alla formazione di grossi cristalli irregolari.

PROPRIETÀ E BENEFICI

Che effetti ha questo miele nel nostro organismo?

In erboristeria la pianta del Tiglio è ritenuta officinale.

In particolare, possiede una elevata concentrazione di composti attivi che interagiscono con stati di agitazione, isteria e mal di testa alleviandoli.

Il miele di Tiglio, porta con se tantissime proprietà benefiche:

  • antispasmodiche agendo sul sistema nervoso come calmante;
  • favorisce il riposo, affievolendo l’insonnia;
  • favorisce lo smantellamento degli stati d’ansia;
  • per le sue proprietà rinfrescanti può essere usato (con l’aggiunta di olio essenziale di pino mugo) per il mal di gola leggero;
  • Combatte i radicali liberi;

Inoltre è noto che tale miele eserciti un’azione protettiva nei confronti del fegato.

CONSIGLI DI UTILIZZO

Come utilizzare il miele di tiglio al meglio in cucina?

La prima cosa da tenere presente è quella di evitare la pastorizzazione (ovvero il riscaldamento). Il calore infatti riduce drasticamente le proprietà benefiche del miele.

Il primo utilizzo, quello classico, è in abbinamento con formaggi. Per la freschezza ed intensità dell’aroma si consiglia di utilizzarlo con : Bitto, Castelmagno, Bagòss.

Le bevande calde, con l’aggiunta di questo miele, acquisiscono una marcia in più. Non solo nelle tisane (balsamiche e non), ma anche nel vin brulè può essere utilizzato con ottimi risultati.

Si consiglia di dolcificare le bevande poco prima del consumo e non durante la bollitura, per mantenere tutto il gusto e le proprietà benefiche del mielel.

L’abbinamento con piatti di pesce è una valida e sfiziosa alternativa, come anche l’utilizzo in macedonie di frutta estiva.