Levate l’ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite.
È esattamente questo che le api fanno in ogni parte del mondo. Seguono il buon consiglio di Mark Twain. O forse con più probabilità, sono state le api ad insegnare all’uomo la partenza e la scoperta.
Vi sarà capitato di imbattervi in uno sciame di api, di trovarvelo in qualche angolo della casa o anche solo di averne sentito parlare.
Questo fenomeno si chiama sciamatura. È un processo del tutto naturale che consiste nella partenza definitiva di un’ape regina dalla propria colonia, seguita da una parte delle api operaie e da alcuni fuchi (maschi dell’ape).
È un processo facente parte del ciclo vitale delle api e rappresenta per l’alveare crescita, sviluppo ed espansione. Quando quest’ultimo raggiunge la sua dimensione massima, si divide, dando origine a un nuovo organismo indipendente… una nuova famiglia di api.
La nuova colonia cercherà una nuova dimora adatta alle sue esigenze, mentre quella originaria rimarrà nell’arnia per proseguire il suo ciclo vitale con un’altra ape regina.
La partenza di una parte della famiglia può essere indotta da diversi fattori. Tra i più comuni, la mancanza di spazio all’interno dell’alveare per la crescente quantità di membri, la presenza di una regina non più giovane quindi meno produttiva e non più in grado di rilasciare sufficienti feromoni per l’intera colonia, il clima sfavorevole o una posizione sbagliata dell’arnia.
Queste e altre motivazioni spingono le api ad allevare una nuova regina che possa portare un futuro più prospero, per poi lasciare la famiglia d’origine con essa. Sì, perché le api vivono il futuro, non il presente. La loro preoccupazione del domani è costante e perpetua. Per questo motivo lavorano continuamente e senza sosta, per questo motivo le abbiamo chiamate operaie. Non importa se oggi ci sono provviste sufficienti, ne immagazzineranno ancora, ancora e ancora. Forse sono consapevoli che un imprevisto può essere fatale. Forse sono consapevoli che è necessario essere sempre pronti al peggio. Forse sono consapevoli che il miele è l’unico alimento che non si deteriora e che le date di scadenza messe dall’uomo non hanno alcuna rilevanza.
La sciamatura, così come il mondo delle api, è estremante affascinante. Ma se ci trovassimo davvero di fronte a uno sciame che suona al ronzio di 10.000-30.000 api?
Come dovremmo muoverci?
Cosa sapere
È importante sapere che le api che sciamano non hanno intenzione di aggredire se non provocate, hanno al contrario un atteggiamento mansueto in quanto prima di lasciare la colonia originaria, si fanno carico di quante più scorte possibili, per garantire la sopravvivenza dell’alveare. Nello specifico, riempiono le loro sacche melarie di provviste, rendendogli molto difficile piegarsi e quindi proteggersi e pungere per difesa.
Tuttavia, nonostante il basso pericolo di aggressione, è necessario agire in sicurezza e nel rispetto di questi esseri meravigliosi, seguendo alcune regole fondamentali.
Cosa fare
1) Evitare movimenti bruschi, mantenere la calma ed evitare il panico.
2) Non tentare di uccidere le api in nessun modo. Innanzi tutto, potrebbe essere pericolo per voi ma teniamo anche presente che le api sono una specie protetta ed è quindi proibito abbatterle. Che voi ci crediate o meno, ogni tre morsi che date al vostro cibo dovete ringraziare un’ape.
Le api, selvatiche e allevate, sono responsabili dell’80 % dell’impollinazione mondiale. Una singola colonia di api è in grado di impollinare ogni giorno 300 milioni di fiori.
I cereali sono principalmente impollinati dal vento, ma la frutta e la verdura vengono impollinate dalle api.
Settanta delle cento migliori colture alimentari umane, che forniscono circa il 90 % della nutrizione mondiale, sono impollinate dalle api.
Dobbiamo quindi renderci conto di quanto sia fondamentale salvaguardare questa specie per la sopravvivenza e la prosperità del nostro mondo e della nostra vita. Dobbiamo essere consapevoli di questo legame eterno e necessario.
3) Non tentare di mettere in fuga le api spruzzando dell’acqua. In natura le api tollerano l’acqua, non otterreste l’effetto desiderato, rischiereste solamente di renderle nervose.
4) Contattare un apicoltore oppure i vigili del fuoco che potranno fornire i contatti di un apicoltore disponibile per l’intervento. In generale, è assolutamente sconsigliato il fai-da-te. È bene ricorrere all’aiuto di un professionista che si occuperà di prelevare lo sciame direttamente a casa vostra, consentendovi di rimanere in sicurezza e senza nuocere in alcun modo alle api.
Come abbiamo visto le api sono docili, ma è importante affidarsi ad un esperto che sa come comportarsi e come maneggiarle.
Dobbiamo dire che purtroppo, a causa del COVID-19 anche gli interventi di recupero sciami da parte degli apicoltori vengono strettamente limitati per motivi di sicurezza e per evitare ogni rischio di contagio. Consigliamo tuttavia, qualora troviate uno sciame nei pressi della vostra abitazione oppure nei centri urbani, di contattare un professionista per esporre la situazione, valutare un intervento e ricevere le adeguate indicazioni.
Nella speranza di riprendere al più presto tutte le attività, auguriamo a tutti voi una spelndida primavera.

A presto, bzzz